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Il temperamento nei bambini: che cos’è e perché è importante

Il temperamento nei bambini: che cos’è e perché è importante

Il temperamento è il modo in cui i bambini rispondono al mondo, una caratteristica costituzionale del bambino che si manifesta fin dai primi mesi di vita. Puoi pensare al temperamento del tuo bambino in questo modo: in che misura – maggiore o minore – manifestano queste tre caratteristiche?

Indice dei contenuti

  1. Cos’è il temperamento nei bambini
  2. Educare tenendo conto del temperamento del proprio bambino  
  3. Come cambia il temperamento
  4. Suggerimenti per i genitori per conoscere meglio il temperamento del proprio bambino

 

  1. Cos’è il temperamento nei bambini

Puoi pensare al temperamento del tuo bambino in questo modo: in che misura – maggiore o minore – manifestano queste tre caratteristiche?

  1. Reattività: si intende il modo più o meno intenso in cui il bambino reagisce a agli eventi, come ad esempio una situazione emozionante. I bambini reattivi tendono a percepire le situazioni in maniera molto intensa.
  2. Autoregolazione: si riferisce al livello di controllo che il bambino riesce ad avere sul proprio comportamento, incluso il modo in cui manifesta i le proprie emozioni, e anche alla capacità di controllare l’attenzione e di mantenerla nel tempo.
  3. Socievolezza: si riferisce a quanto il bambino si senta a proprio agio quando incontra e conosce nuove persone o fa nuove esperienze di relazioni interpersonali.

I bambini nascono con un proprio temperamento visibile fin dai primi mesi di vita: le differenze nel temperamento spiegano perché ogni bambino è diverso da un altro. Per esempio, il tuo bambino può essere più o meno reattivo, più o meno capace di autoregolarsi o più o meno socievole.

Caratteristiche di personalità correlate con il temperamento sono il livello di attivazione basale, l’abilità di adattamento, l’umore, la capacità di attenzione, il tipo, l’intensità e la durata di specifiche reazioni a stress esterni.

A seconda della combinazione di questi elementi e di quelli ambientali, un bambino può manifestare un temperamento più mite o più problematico, un temperamento diffidente o uno disorganizzato.

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  1. Educare tenendo conto del temperamento del proprio bambino

Non puoi modificare il temperamento di un bambino: ogni bambino ha caratteristiche che lo rendono unico. Tuttavia, ciò che puoi fare è sostenere lo sviluppo e la crescita del tuo bambino in modo da adattare il tuo stile parentale ed educativo al suo temperamento. Si tratta di individuare quelle situazioni che il tuo bambino potrebbe trovare difficili da affrontare o da gestire per insegnargli come affrontarle.

Di seguito alcuni suggerimenti per adattare il tuo stile educativo al temperamento del bambino.

a. Quando il temperamento del bambino è più o meno reattivo

Se il tuo bambino è molto reattivo, probabilmente si divertirà molto quando accade qualcosa di nuovo per lui, ma potrà essere anche molto agitato e urlare quando è contrariato. In questo caso può essere utile insegnare al bambino come reagire con maggiore calma, ad esempio provando a rilassarsi o usando le parole anziché urla o gesti per esprimere le proprie emozioni di rabbia.

I bambini reattivi sono anche fisicamente molto attivi e possono avere bisogno di passare parte del loro tempo impegnati in attività all’aria aperta. Puoi sostenere il suo sviluppo incoraggiandolo a cimentarsi in nuove attività sportive. Ricorda anche che allo stesso tempo un bambino molto attivo può avere bisogno di imparare a rilassarsi.

Un bambino meno reattivo è tendenzialmente più facile da gestire ma può anche essere un bambino meno assertivo. Può essere utile insegnargli come essere più autonomo e determinato. Ad esempio, se osservi una situazione nella quale ritieni che il tuo bambino possa essere più assertivo, puoi insegnargli come affrontare e gestire questa situazione con maggiore coraggio e determinazione.

È anche bene essere certi che i bambini meno reattivi non siano esclusi dalle conversazioni familiari: per esempio dopo aver visto un film insieme, se noti che non ha detto molto puoi chiedergli se il film gli sia piaciuto e per quale motivo, o se preferirebbe vederne un altro tipo la volta successiva.

Allo stesso modo, un bambino poco reattivo potrebbero esserlo anche fisicamente e quindi prediligere attività domestiche: potrebbe essere utile incoraggiarlo a svolgere più attività fisica, ad esempio andare insieme a raccogliere foglie secche in un parco per farne un collage, fare una passeggiata a piedi invece di usare l’auto.

b. Quando il temperamento del bambino è più o meno autoregolato

I bambini che riescono ad autoregolarsi riescono a rimanere abbastanza calmi anche quando vivono emozioni di frustrazione o di gioia. Riescono a tranquillizzarsi più velocemente dopo che è accaduto loro qualcosa di eccitante o qualcosa che li ha infastiditi, e sono anche meno impulsivi.

Un bambino che ha buona capacità di autoregolazione è tendenzialmente capace anche di orientare la sua attenzione in modo consapevole e continuativo. Ad esempio, riesce a mantenere con facilità la concentrazione su qualcosa che sta facendo fino a quando non riesce a farla in modo soddisfacente. Allo stesso modo, può essere autonomo nei compiti scolastici e riuscire a organizzarli e svolgerli senza la supervisione di un adulto. Tuttavia, questo a volte può portare questi bambini a essere perfezionisti, per cui è utile assicurarsi che comprendano che è normale e bene compiere degli errori e che ciascuno deve mantenere un atteggiamento di fiducia ma anche di tolleranza verso ciò in cui si impegna. 

Se invece il tuo bambino ha difficoltà nel regolare le proprie emozioni, avrà bisogno di essere incoraggiato a continuare a impegnarsi in compiti per lui difficili. Questi bambini potrebbero avere la naturale tendenza a passare da un’attività all’altra proprio perché faticano a mantenere l’attenzione per un periodo di tempo prolungato. Allo stesso modo possono essere bambini molto creativi. Per aiutare il tuo bambino a rimanere concentrato, puoi coinvolgerlo in attività e giochi che grazie a un maggiore coinvolgimento lo sostengano e allenino a mantenere viva e focalizzata l’attenzione.

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c. Quando il temperamento del bambino è più o meno socievole

Se il tuo bambino è particolarmente socievole, gli piacerà con ogni probabilità avere persone attorno a lui e svolgere attività di gruppo.

In ogni caso, ricorda che non devi organizzare attività di gruppo per tutto il tempo o in modo esclusivo, perché è importante imparare anche a impegnare e gestire il tempo in modo autonomo.

I bambini con un temperamento socievole riescono tendenzialmente ad adattarsi a nuove routine in modo abbastanza rapido. Sarà quindi per loro abbastanza semplice accogliere con favore nuove proposte e iniziative.

Se il tuo bambino non ha un temperamento molto socievole si troverà probabilmente bene a giocare anche da solo e non avrà bisogno di molti suggerimenti per distrarsi, anche senza il tuo aiuto. Saprà organizzare il gioco in modo da non avere necessariamente bisogno della presenza di un adulto o di coetanei.

Tuttavia, può essere utile aiutare questi bambini a stringere nuove amicizie: nel caso non si sentano a proprio agio nelle feste in cui sono presenti molti bambini, puoi organizzare un pomeriggio di svago con uno o due dei suoi amici, consentendogli di stare in compagnia ma senza soffrire a causa dell’alto numero di presenti.

I bambini poco socievoli tendono a essere anche meno adattabili, prediligono situazioni routinarie e si sentono in difficoltà a gestire i cambiamenti o fasi di passaggio. Per questo occorre prestare particolare attenzione e incoraggiarli ad affrontare i cambiamenti per loro faticosi, a superare l’iniziale diffidenza e ad apprezzare gli aspetti positivi che una situazione nuova può portare con sé.

È bene sottolineare che il temperamento di un bambino può essere completamente diverso da quello di un genitore. Alcuni genitori trovano facile e intuitivo comprendere un bambino con un temperamento simile al proprio. Ad esempio, se tu sei una persona routinaria ti sentirai a tuo agio con un bambino che ha un sonno molto regolare. Se invece sei una persona capace di adattarsi a situazioni diverse mantenendo un buon grado di concentrazione, potresti avere maggiori difficoltà ad adattarti all’esigenza del tuo bambino di rimanere aderente a una routine prestabilita. 

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  1. Come cambia il temperamento

Puoi notare alcuni cambiamenti nel temperamento di tuo figlio man mano che cresce e matura. Questo accade perché le esperienze nel corso dello sviluppo e della crescita condizionano il modo in cui si comporta nelle diverse situazioni.

Per esempio, un bambino che è stato tendenzialmente abbastanza distratto a scuola può diventare un adulto capace di concentrarsi nel proprio lavoro. Questo può accadere perché crescendo ha sviluppato una maggiore motivazione o perché ha imparato strategie specifiche per gestire la distrazione e migliorare la concentrazione. 

  1. Suggerimenti per i genitori per conoscere meglio il temperamento del proprio bambino

Impara a riconoscere e a distinguere le caratteristiche tipiche del temperamento del tuo bambino: in questo modo potrai sostenerlo e aiutarlo ad adattarsi a situazioni per lui nuove e potrai rispondere alle sue richieste di aiuto e sostegno sulla base dei suoi specifici bisogni, delle sue abilità e delle sue competenze.

Presta particolare attenzione al tipo di temperamento in modo da poter modulare al meglio la tua risposta: se un bambino manifesta un temperamento facilmente irritabile o eccessivamente reattivo, sarà utile riconoscere il suo bisogno specifico di relazionarsi con lui in modo calmo e tranquillo, evitando di esporlo a stimoli o sollecitazioni troppo intensi che potrebbero attivare eccessivamente il suo livello basale di attivazione.

Aiuta e sostieni il bambino a diventare consapevole: mostragli come le sue emozioni cambiano a seconda delle situazioni, insegnagli a riconoscerle e a esprimerle. Ad esempio, laboratori di alfabetizzazione emotiva nel corso delle ore di lezione scolastica possono aiutare i bambini ad acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e di come la loro espressione influisca positivamente nella relazione con gli altri bambini. In un secondo momento, potrà essere utile suggerire strategie più specifiche per gestirle all’interno di un contesto comunitario più ampio, come la scuola o la squadra sportiva.

Aiuta il bambino ad acquisire abilità maggiori a gestire stati d’animo come l’impazienza, l’impulsività o l’ansia.

Quando un bambino mette in atto un comportamento inadeguato, fai in modo che capisca che non è opportuno fare ciò che ha fatto, che non approvi il suo comportamento specifico, ma che questo non condiziona il tuo affetto per lui.

Nel caso in cui il bambino manifesti reazioni emotive molto intense, prevedi uno spazio di tempo per permettere alle sue emozioni di raffreddarsi un po’ e a lui di prendersi una pausa per tranquillizzarsi. Se ad esempio il bambino tende ad avere reazioni emotive molto intense, avvicinalo con calma e in modo progressivo a situazioni nuove che possano essere per lui travolgenti o soverchianti. In questo modo lo tuteli e gli lasci il tempo di adattarsi alla nuova situazione, senza che questo adattamento sia percepito come improvviso o traumatico.

Allo stesso modo, nel caso di un bambino piuttosto timido o introverso, proponi attività in modo graduale, con un gruppo inizialmente ristretto di compagni. Incoraggialo a conoscere altri bambini e a stabilire con loro legami di amicizia, magari organizzando incontri di gioco con una certa regolarità.

Nel caso in cui un bambino mostri un temperamento disorganizzato che tende a reagire in modo a volte imprevedibile, cerca di creare attorno a lui un contesto rassicurante, calmo, che lo contenga senza esporlo a stimoli troppo intensi che lo possono attivare troppo. 

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