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Ritorni di fiamma in momenti di crisi

Ritorni di fiamma in momenti di crisi

I momenti e i tempi di crisi aggiungono allure agli amori passati. In questi frangenti, è più facile lasciarsi trasportare dai ricordi e dalla malinconia per un legame concluso ma a cui ancora si pensa con nostalgia. Tuttavia, resistere alla tentazione di ricontattare un ex può essere un atteggiamento prudente: evitare di riattivare un rapporto finito può aiutarti a preservare il tuo benessere emotivo e anche la tua attuale relazione.

Indice dei contenuti

  1. Il fascino dei ricordi
  2. Gli inganni della memoria
  3. Quando può essere rischioso passare dal ricordo all’azione
  4. Se è un ex, c’è un motivo

 

1. Il fascino del ricordo

Sia nei momenti buoni che in quelli cattivi, il ricordo esercita su di noi un certo fascino: ci aiuta a disegnare una linea retta dal passato al presente, a capire i motivi e le scelte che ci hanno portato alla situazione che viviamo nel presente e a renderlo coerente con il nostro passato. Ricordare il passato ci rende consapevoli di ciò che siamo diventati e del perché siamo diventati ciò che siamo.

Rievocare ricordi piacevoli porta a benefici concreti sul piano emotivo. La rievocazione di eventi felici e piacevoli che appartengono al passato può aumentare la gioia del momento e, nei momenti di crisi o difficoltà, può essere di conforto e lenire la malinconia.

La mente è una grande risorsa per migliorare l’umore quando è abbattuto attraverso la rievocazione di eventi piacevoli del passato. Tra questi ricordi del passato, con ogni probabilità si affacciano anche quelli relativi ai momenti piacevoli vissuti con un ex partner. E mentre sei assorto in questi pensieri che ti riportano al passato, a volte basta poco per prendere coraggio e iniziativa e ricontattare proprio la persona a cui sono legati tanti bei ricordi.

Nel corso dell’ultimo anno, durante l’emergenza Coronavirus, frangente in cui paura collettiva e isolamento personale sono stati spesso presenti nelle vite di molti, ricordare e ricontattare una vecchia fiamma sono stati comportamenti abbastanza diffusi. Tuttavia, se limitarsi al ricordo dei tempi passati implica un rischio minimo per l’equilibrio emotivo e psicologico, cosa diversa accade quando si decide di passare all’azione e ricontattare un ex.

A volte, inviare anche un semplice messaggio come “spero che tu stia bene” può avviare una serie di comunicazioni che non necessariamente avranno l’esito di confortare o rassicurare. Infatti ci sono alcuni aspetti relativi ai processi di ricordo che occorre tenere presente prima di decidere di passare all’azione solo sulla base di un bel ricordo.

 

2. Gli inganni della memoria

La memoria a volte è ingannevole, e uno dei brutti scherzi che gioca è di farti credere che il passato fosse migliore di quanto effettivamente fosse nella realtà. Una stranezza del cervello conosciuta come “bias della positività”, privilegia il ricordo di eventi positivi su quelli negativi. Ricordare eventi piacevoli del nostro passato certamente giova al buon umore ma rievocare una relazione fallita può presentare delle insidie.

Seguendo la propria attitudine a rievocare cose piacevoli, la mente ti farà ricordare momenti belli condivisi con l’ex, facendoti glissare sul ricordo di liti o discussioni. Quindi, la tua decisione di ripristinare un contatto non sarà frutto di una valutazione oggettiva, ma determinata soprattutto dall’oblio nella memoria dei motivi negativi che ti hanno portato a chiudere la relazione con quella persona.

Inoltre non sono solo i ricordi piacevoli a occupare il centro della scena, ma anche le emozioni positive associate a quei ricordi. Esiste un processo cognitivo automatico noto come “bias dell’effetto dissolvenza” detto anche “fading bias affettivo”. Secondo questo fenomeno psicologico, i sentimenti legati a ricordi di eventi spiacevoli del passato sono dimenticati con maggiore facilità, mentre quelli associati a eventi o situazioni positive si imprimono con maggiore forza nella memoria. Purtroppo o per fortuna, la valenza emotiva di ricordi spiacevoli nel tempo si attenua, quasi dissolvendosi.

Questo fenomeno, se da una parte ci aiuta a superare e a buttarci alle spalle emozioni negative, dall’altra ci inganna quando rivalutiamo il passato senza tenere conto di questo meccanismo implicito della nostra mente. Nella quotidianità, questo si traduce nel fatto che accade più di frequente: pensare a un ex ricordando i momenti piacevoli trascorsi insieme piuttosto che quelli di rabbia o di incomprensione.

 

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3. Quando può essere rischioso passare dal ricordo all’azione

Quando si vive una fase di tristezza o di solitudine, ricordare eventi piacevoli del passato può essere un’utile via di fuga, soprattutto se il ricordo è inesatto, edulcorato e più piacevole rispetto a come effettivamente sono andate le cose. Tuttavia, passare dal ricordo all’azione contattando un ex – che magari si è ricostruito una vita di relazione con un’altra persona - può accentuare ulteriormente uno stato d’animo malinconico.

Una partner che contatta spesso un ex tendenzialmente fa più fatica a superare la separazione. Un messaggio apparentemente casuale può diventare o essere percepito come una proposta di riconciliazione. E spesso magari anche accolta, ma il risultato di questo ricongiungimento basato sui ricordi può non portare ai vantaggi auspicati.

Spesso, le relazioni cicliche costituite da ripetute separazioni e riavvicinamenti con lo stesso partner si associano a frequenti stati di turbamento emotivo. L’andamento oscillatorio della relazione, fatto di riavvicinamenti che seguono le separazioni, non consente di mantenere un umore stabile nel tempo, non aiuta ad avere un atteggiamento di fiducia nel futuro. L’instabilità della relazione porta a instabilità nei sentimenti di fiducia e investimento nel partner. Riattivare questo andamento oscillatorio contattando di nuovo l’ex spesso non fa che riaprire il vortice di emozioni che si accompagna a un riavvicinamento prima dell’ulteriore allontanamento.

Nel caso di una separazione recente, occorre ricordare che è necessario che passi un certo periodo di tempo senza contatti, per mitigare il dolore del distacco: solo col passare del tempo la sofferenza per la separazione inizierà a ridursi.

 

4. Se è un ex, c’è un motivo

Le persone che contattano poco dopo la rottura il proprio ex è come se azzerassero il tempo di separazione già trascorso e quindi facessero più fatica a ridefinire la separazione dal punto di vista emotivo. È come se tornassero ogni volta al punto di partenza e che il dolore del distacco tornasse alla massima intensità. A volte, per quanto sia faticoso non contattare un ex, è il modo più rapido per uscire dal lutto per la separazione e iniziare a pensare a una nuova vita sentimentale.

Infine, non occorre menzionare il caso in cui ricontattare un ex quando si sta frequentando un’altra persona o si è in una nuova relazione per immaginare i guai a cui può portare questa iniziativa. Contattare e comunicare con un ex mentre si sta frequentando un'altra persona porta inevitabilmente a ridurre l’entusiasmo e le gratificazioni che la nuova relazione porta con sé. L’investimento sulla relazione attuale si modifica, a danno di quest’ultima. Il nuovo partner inoltre può recepire l’interesse per un ex come indice di scarso interesse per la nuova relazione o addirittura come un tentativo di mantenere una situazione ambigua o parallela.

Se ci sono circostanze nelle quali scriversi con un ex può portare a risultati positivi, occorre prestare sempre attenzione. Si tratta di un sentiero che è irto di pericoli. Se senti il peso della solitudine, cercare il contatto con amici può essere una soluzione altrettanto efficace, ma decisamente più sicura dal punto di vista emotivo.

Se comunque ti accorgi che ti capita spesso di ripensare all’ex e di volerlo rivedere o risentire, ricorda prima che è un ex per una ragione precisa. A volte ricordarlo, anche se con fatica, può metterti al riparo dai pericoli. 

 

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