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Smart working e quarantena: concentrarsi lavorando da casa

Smart working e quarantena: concentrarsi lavorando da casa

Suggerimenti per concentrarsi lavorando da casa.

Molti di noi stanno lavorando da casa in questo periodo di quarantena, forse con bambini che gli corrono attorno.

Se stai facendo fatica a trovare la concentrazione, qui puoi trovare alcune spiegazioni e poi qualche suggerimento per riuscirci.

  • Perché è difficile mantenere la concentrazione quando si affronta la paura e l’incertezza 

L’ansia e l’incertezza sul futuro ci fanno sentire in una situazione precaria, al limite. Subentrano stati emotivi e somatici di allerta. Se pensiamo in termini evolutivi, riuscire a reindirizzare la nostra attenzione distogliendola dalla paura e concentrandola su altre questioni meno rilevanti dal punto di vista della sicurezza potrebbe essere un rischio per la nostra sopravvivenza. 

Pertanto, in situazioni di ansia e incertezza troviamo naturalmente difficile e faticoso concentrare la nostra attenzione su altro e fare in modo che essa sia assorbita da impegni e argomenti sicuri come leggere un romanzo o un documento di lavoro.

In termini evoluzionistici, sentirsi in bilico, sperimentare un livello alto di allerta che rende più difficile la concentrazione è un dato di fatto, non un’opinione.

  • Perdere i punti di riferimento che ci aiutano a concentrarci 

 Molti di noi lavorano per tutto il tempo da casa. Solitamente abbiamo delle abitudini, delle routine che facilitano la nostra capacità di concentrarci e poi di mantenere la concentrazione. 

Se di solito lavoriamo in ufficio, i segnali e le abitudini quotidiane - per esempio prendere l’ascensore per arrivare in ufficio o timbrare il badge - comunicano al nostro cervello che si inizia a lavorare e che occorre prestare la massima concentrazione. A casa queste abitudini non ci sono più, e questo è un altro dei fattori che rende più difficile mantenere la concentrazione: mancano gli abituali stimoli esterni che ci inducono a farlo in modo automatico.

  • Non riuscire a concentrarsi al 100%. Riuscirci al 60% potrebbe essere una stima più verosimile. 

Alcune delle nostre risorse cognitive ed emotive sono al momento impegnate a gestire la preoccupazione legata alla pandemia. È abbastanza inverosimile pensare che il 100% delle nostre risorse cognitive ed emotive rimangano tali al 100% mentre stiamo gestendo l’emergenza coronavirus. Se abbiamo una certa quantità di energie, e con queste dobbiamo anche fronteggiare la preoccupazione relative all’emergenza, è improbabile che disporremo delle stesse energie per affrontare il lavoro. 

Le persone coinvolte in ruoli di risposta all’emergenza sono in grado di lavorare comunque al 100% perché questo fa parte del loro lavoro e si sono formate e addestrate per focalizzarsi sulle esigenze immediate.

Se svolgi un lavoro che non è direttamente coinvolto nella crisi, è normale che il tuo cervello primordiale sia abbastanza confuso e recalcitratane rispetto alla tua richiesta di continuare a concentrarti come se niente fosse. Valuta la percentuale realistica della tua possibilità di concentrarti, senza pretendere che sia al 100%.

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Consigli per mantenere un buon livello di concentrazione 

Inizia in maniera soft, facendo le cose più facili  prima di iniziare con il lavoro più complesso. Se fatichi a concentrarti su un lavoro impegnativo, in maniera continuativa, può essere utile ricorrere a strategie chiare per iniziare a lavorare: per esempio, inizia con sessioni di 30 e 60 minuti. 

  • Evita di predire quanto sarà produttiva la tua sessione di lavoro 

Monitorando la mia produttività, ho imparato che lo stato mentale in cui inizio a lavorare non determina necessariamente come procederà la mia sessione di lavoro. Se ti senti ansioso o vulnerabile, questo potrà richiederti un tempo lievemente maggiore per acquisire il ritmo di lavoro ottimale, ma sforzandoti potrai comunque fare un buon lavoro. Iniziare affrontando il compito più impegnativo può essere controproducente: se l’attenzione è ridotta e il compito impegnativo, è facile scoraggiarsi e abbandonare ciò che invece devi portare a termine. 

Per affrontare un compito impegnativo e prendere il ritmo giusto potrebbero volerci anche un quarto d’ora o mezz’ora. Per esempio se devi scrivere un testo per il tuo lavoro e in passato ne hai già scritti molti, quando la tua mente entrerà nel flusso (flow), la tua mente saprà automaticamente come procedere e in quale ordine procedere.

  • Fai delle pause di recupero   

Se sei riuscito a concentrarti in modo proficuo per un paio di ore, prenditi una pausa. Se hai bambini a casa, la tua pausa potrebbe essere necessaria per dedicare qualche minuto a loro. 

  • Non leggere o ascoltare notizie per ore tutti i giorni

 Un’eccessiva esposizione ai media, oltre a favorire un incremento dell’ansia e della preoccupazione, non facilita la concentrazione.  Saturare la mente con troppe informazioni, a volte anche contraddittorie o catastrofiche, non è di aiuto, soprattutto quando devi dedicare la tua attenzione anche al lavoro. Meglio limitare la lettura o l’ascolto delle informazioni alle fonti che ritieni attendibili. 

  • Non fare caso ai messaggi in cui dici a te stesso che a casa dovresti essere super produttivo

 Se desideri portare avanti dei progetti di lavoro mentre sei a casa, va bene. Se desideri finalmente leggere libri che da tempo non trovavi il tempo di leggere, questa è un’ottima occasione per farlo. Allo stesso modo, se vuoi fare decluttering in casa va benissimo. Fai quello che ti aiuta a stare bene. 

 Invece, metterti sotto pressione per fare tutte le cose che non avevi fatto fino a oggi per recuperare o metterti in pari potrebbe non essere di aiuto. A volte è bene opporsi ai messaggi interiori che ci dicono che una crisi va affrontata con l’iperattività.

 

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