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Perché mi innamoro sempre della persona sbagliata?

Perché mi innamoro sempre della persona sbagliata?

Se ti capita di innamorarti facilmente e spesso, è probabile che provi attrazione per le persone sbagliate.

Hai mai provato a chiederti perché alcune persone sembrano sempre essere attratte e innamorarsi di persone che non sono adatte a loro? Anche se nessuno sceglie e desidera un cattivo partner per sé in maniera consapevole, accade tuttavia di continuare a fare scelte sbagliate in campo sentimentale. Scelte che non promettono benessere e che purtroppo portano insoddisfazione.

In questo tipo di scelte, il caso ha certamente un ruolo: incontriamo una persona anziché un’altra, ma dopo averla conosciuta per caso sta a noi la decisione di continuare a frequentarla.

Indice dei contenuti

1. I criteri che ci spingono a scegliere una persona

2. Perché alcune persone continuano relazioni in cui manca affetto e reciprocità

3. Il ruolo dell'attrazione fisica

4. Alcune ragione per cui si resta in una relazione anche se insoddisfacente 

  1. Si può essere soddisfatti in parte anche nelle relazioni insoddisfacenti
  2. Uno spostamento delle priorità
  3. Alternative di bassa qualità
  4. Manipolazione
  5. Interessi economici condivisi
  6. Amore

 

1. I criteri che ci spingono a scegliere una persona e non un'altra

Tra criteri che ci spingono a scegliere una persona e non un’altra c’è spesso il desiderio di innamorarsi. L’aspettativa di vivere in coppia a volte gioca un ruolo importante nelle nostre scelte e il criterio della scelta diventa trovare una persona potenzialmente disponibile, anche a prescindere dalle sue caratteristiche personali.

Al desiderio di vivere una relazione di coppia si aggiunge spesso la tendenza a innamorarsi molto facilmente, molto velocemente e troppo spesso. Tuttavia, un atteggiamento eccessivamente entusiastico nello stabilire nuove relazioni sentimentali può portare a scelte che si rivelano sbagliate, anche nel breve e medio periodo.

Nella scelta di un partner è rilevante la presenza di alcune caratteristiche specifiche: ciascuno ritiene di poter stare bene con una persona solo nella misura in cui questa soddisfa determinati requisiti, e accade di rifiutare una persona perché ha molte qualità che piacciono ma non possiede quella qualità che per noi è necessaria.

In altri frangenti, accade invece di comportarsi in maniera esattamente opposta: ci si ostina a frequentare una persona nonostante evidenti indizi di incompatibilità, un’ostinazione che porta a ignorare questi indizi fino al punto in cui l’orgoglio prende il sopravvento sull’analisi obiettiva della realtà.

Ci sono situazioni estreme in cui queste incompatibilità riguardano aspetti come la violenza o l’atteggiamento abusante; in altre, le incompatibilità toccano aspetti meno gravi, come ad esempio la mancanza di coinvolgimento, affetto, supporto, rispetto.

Un partner con queste caratteristiche può non essere necessariamente un cattivo partner, ma può non essere adeguato alle aspettative della persona con cui manifesta questi atteggiamenti.

 

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2. Perché alcune persone continuano relazioni in cui manca affetto e reciprocità 

Perché alcune persone continuano relazioni in cui manca affetto e reciprocità mentre rifiutano relazioni con persone per motivi apparentemente meno gravi o per difetti meno vistosi?

Proviamo ad analizzare alcune delle possibili ragioni di questo comportamento:

  1. A volte gli aspetti più critici sono i più evidenti e facilmente osservabili. Riesci a vedere molto con facilità se una persona ha una caratteristica fisica che non ti piace o se ha un’opinione politica molto diversa dalla tua o un modo di parlare che non ti piace. Le caratteristiche che invece possono creare problemi nella relazione tendono a manifestarsi molto più lentamente.
  2. Ti è chiaro che ci sono tratti del partner o della partner che non ti piacciono, ma anche se lo vorresti non riesci più a pensare di chiudere la relazione. Per quanto tu veda in modo obiettivo le cose, il tuo coinvolgimento nella relazione non ti permette di chiuderla anche se intuisci validi motivi per farlo.
  3. Una volta che hai visto chiaramente alcuni tratti del suo carattere che non ti piacciono, è probabile che tu inizi a dirti che quei tratti cambieranno nel tempo e che quella persona diventerà migliore per te quando finalmente si innamorerà di te.
  4. Tutti noi accettiamo l’amore che pensiamo di meritare. Alcune persone ritengono di non meritare l’amore: chi ha una bassa autostima e vive forti sentimenti di inadeguatezza tollera molto di più una relazione non appagante. Persone con bassa autostima ritengono che un partner inadeguato dia loro comunque più di quanto potrebbero avere, e tendono pertanto più facilmente ad accontentarsi.

Avere fiducia nelle possibilità di cambiamento e miglioramento del partner indica una certa attitudine alla comprensione e alla pazienza, doti antagoniste della tendenza a escludere possibili persone solo sulla base di caratteristiche evidenti ma non sostanziali. Tuttavia questa fiducia, se esasperata, può diventare dannosa: un’eccessiva tolleranza o compiacenza nei confronti di ciò che non fa stare bene, nel lungo periodo danneggia benessere e autostima.

Occorre trovare un equilibrio: esprimere gentilezza e accettazione per le parti dell’altra persona che non ci piacciono, pur mantenendo un atteggiamento di vigile tutela verso sé stessi. Portare avanti la relazione affidandosi alla speranza di un cambiamento o attraverso il diniego di qualcosa che nel lungo tempo può diventare intollerabile espone al rischio di grandi sofferenze.

Per riuscirci, occorre valutare quali difetti dell’altra persona possiamo accogliere e accettare rendendo la relazione più stabile e forte nel tempo, e quali invece sono gli aspetti che possono diventare problematici. Un modo per fare questo tipo di valutazione è chiedersi quali caratteristiche dell’altra persona ci completino e quali invece tolgano benessere e fiducia in noi stessi.

Spesso accade che elementi di incomprensione a lungo ignorati diventino motivi di rottura definitiva. Capita abbastanza spesso che l’errato tentativo di un partner di adattarsi e di tollerare il dolore e l’insoddisfazione che vive nel rapporto porti a rendere ancora più insopportabile e inconciliabile con sé il problema originario.

3. Il ruolo dell’attrazione fisica

Anche se a volte può essere difficile ammetterlo, l’attrazione fisica gioca un ruolo cruciale nella scelta del partner. Parte del fascino esercitato dall’aspetto fisico di una persona può essere inconscio e legato alla nostra storia evoluzionistica (persone di aspetto molto gradevole promettevano in passato una più sicura trasmissione di geni di alto livello e qualità).

Allo stesso modo, possiamo provare attrazione per altre qualità meno evidenti che però risultano particolarmente rafforzate nel loro valore proprio dal fatto che sono associate a qualità di tipo estetico, come ad esempio una personalità ricca e intraprendente o molte esperienze di vita.

Tuttavia, occorre tenere presente che persone estremamente attraenti, affascinanti e ammirate possono non sempre essere candidati ideali per relazioni di lungo termine. Questo accade perché le persone molto affascinanti sono spesso bersaglio di attenzioni e interesse e non sempre è possibile resistere alla tentazione di nuovi incontri amorosi.

 

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4. Alcune ragioni per cui si resta in una relazione anche se insoddisfacente

Se abbiamo capito che la nostra relazione non è soddisfacente, perché continuiamo a portarla avanti?

La ricerca psicologica si è a lungo occupata delle ragioni per le quali, una volta compresi i motivi per cui una relazione non è per noi soddisfacente, continuiamo comunque a portarla avanti a discapito del nostro benessere e della nostra realizzazione affettiva.

In questo caso non ci si riferisce a relazioni in cui sono presenti comportamenti violenti o di abuso, ma a quelle situazioni in cui le caratteristiche dei due partner non sono sufficientemente compatibili e non portano al benessere reciproco.

a.  Si può essere soddisfatti in parte anche nelle relazioni insoddisfacenti

Come si può essere soddisfatti nel restare in una relazione che viene vissuta come insoddisfacente? Apparentemente può sembrare un controsenso, ma in realtà occorre prima capire cosa una persona si aspetti da una relazione. Se il livello di autostima e la percezione del proprio valore sono molto bassi, ciò che la persona si aspetta da una relazione non è di ricevere molti benefici.

Quando le aspettative sono molto basse (cosa posso aspettarmi da lei o da lui? Chi può voler bene a una persona come me?), maggiore sarà la tendenza ad accontentarsi di poco: si riceve ciò che si pensa di meritare.

b.  Uno spostamento delle priorità

Un meccanismo specifico sostiene le relazioni non soddisfacenti: l’illusione positiva di un futuro miglioramento dell’altra persona. Questo meccanismo è strettamente collegato alla naturale tendenza a guardare alla relazione con occhio romantico, anche se in modo poco realistico. Ammirare il partner a prescindere dalle sue reali qualità aiuta a percepire la relazione come più soddisfacente di quanto effettivamente non sia.

Noi diamo un peso particolare alle caratteristiche positive dell’altra persona, enfatizzandone l’importanza a discapito di altre meno favorevoli alla relazione. Ad esempio, se l’altra persona è generosa ma poco affettuosa, tenderai a valutare più positivamente la sua generosità rispetto al fatto che a volte manca di tenerezza nei tuoi confronti.

Quando si manifesta caratteristiche negative, la tendenza spontanea è minimizzare la loro importanza a favore delle caratteristiche positive, il cui valore è viceversa enfatizzato. 

c.  Alternative di bassa qualità

Quando si vive una relazione poco soddisfacente è spontaneo valutare possibili alternative, inclusa quella di restare soli o quella di intraprendere una nuova relazione.

Se ritieni che un’alternativa sia comunque preferibile alla situazione attuale, sarà più probabile arrivare a chiudere quella relazione; se invece ritieni che le alternative possibili siano di qualità inferiore rispetto alla relazione attuale, sarà per te difficile pensare di chiudere la relazione.

La percezione di scarsità di alternative o di alternative poco desiderabili induce a un maggiore adeguamento a una relazione insoddisfacente, ma sempre più soddisfacente di altre opzioni possibili.

d.  Manipolazione

Può accedere che il tuo partner sia conscio della tua insoddisfazione e che si renda conto che stai valutando se proseguirla o interromperla. In questo caso, può accadere che metta in atto delle strategie di manipolazione per forzarti o spingerti a rimanere nella relazione.

Senza pensare a situazioni di violenza o abuso fisico, denigrarti o sminuirti nella tua autonomia o nel tuo valore può essere un modo per scoraggiarti. Il messaggio implicito che passa è che quella è l’unica relazione che puoi sperare di avere.  

e. Interessi economici condivisi

Avere investito energie e denaro in un progetto comune, come una casa o una famiglia, può rappresentare un forte deterrente a chiudere una relazione, rendendo più probabile continuare a investire energie anche nel momento in cui ti accorgi che la situazione attuale non è più ottimale per te.

 

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f.  Amore

Gli psicologi sono soliti distinguere tre componenti relative a ciascuna manifestazione psichica:

  • la componente cognitiva o i pensieri
  • la componente comportamentale o le azioni
  • la componente emotiva o i sentimenti e le emozioni.

Spesso accade, soprattutto nelle questioni sentimentali, che queste tre componenti non siano sempre allineate tra loro. Ad esempio, nel caso di una relazione insoddisfacente i tuoi pensieri e le tue valutazioni possono essere negativi: ti dici che le caratteristiche del tuo partner o della tua partner non sono quelle che ti soddisfano.

Tuttavia, se anche la parte cognitiva e razionale riconosce in modo oggettivo alcuni aspetti, dall’altra la parte emotiva può comunque sentire una grande affezione e un profondo legame con quella persona, pur mantenendo la consapevolezza che si è invischiati in una relazione non più desiderabile.

Allo stesso modo, anche i sentimenti stessi possono non essere di qualità univoca ma ambivalenti, in parte positivi e in parte negativi. Il fatto che non ci sia una chiara linea di demarcazione fa sì che si indugi nella relazione senza scegliere, perché mancano ancora evidenze emotive inequivocabili: chiudere la relazione non appare ancora la scelta migliore.

 

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