
Innamoramento o idealizzazione? Quando l'eccesso di romanticismo diventa pericoloso
L'eccesso di romanticismo, spesso alimentato da aspettative idealizzate, può trasformare una semplice conoscenza in un castello di fantasia, dove l'amore diventa una proiezione di desideri e sogni anziché una connessione autentica. Quando ci lasciamo guidare da un’idea romantica troppo intensa, corriamo il rischio di costruire un'immagine del partner che non corrisponde alla realtà, alimentando così aspettative che, se non soddisfatte, portano inevitabilmente a delusioni emotive. La fantasia sull’amore può farci credere che ogni relazione debba rispecchiare i nostri sogni, ma la verità è che l'amore reale è ben lontano dalle immagini perfette che spesso idealizziamo.
Indice dei contenuti:
1. L'Eccesso di Romanticismo: Un Fenomeno Comune
2. Il Rischio di Idealizzare una Persona Sconosciuta
3. Come l’Idealizzazione Influenza il nostro Comportamento
4. Disillusione e conseguenze sull’Autostima
5. Il Legame tra Eccesso di Romanticismo e Bassa Autostima
6. Strategie che aiutano a limitare la tendenza all’iper Romanticismo
7. Tre verità scomode sul Romanticismo
8. Quattro tipi di Aspettative Romantiche
9. Conclusioni: Costruire Relazioni Realistiche
1. L'Eccesso di Romanticismo: Un Fenomeno Comune
Farti trascinare dalla fantasia e immaginare il tuo futuro con qualcuno che hai appena conosciuto è un’esperienza che hai vissuto? Ci sono persone a cui accade dopo un solo appuntamento con un potenziale nuovo partner: trovarsi da subito a immaginare la propria vita a fianco di quella persona, sognare di fare le vacanze assieme, di trascorrere i week end a casa dell’uno o dell’altro, di condividere momenti di spensieratezza o di trascorrere le feste assieme alle reciproche famiglie. Se anche a te è capitato di farti trasportare dalla fantasia subito dopo avere conosciuto una persona, sappi che è più comune di quanto potresti pensare.
Può accadere di pensare in modo romantico a una futura relazione anche con qualcuno che ancora non si conosce di persona ma con cui si intrattiene una corrispondenza tramite email o messaggi online.
2. Il Rischio di Idealizzare una Persona Sconosciuta
Fantasticare sul possibile futuro di una relazione che ancora non esiste è assolutamente normale e per certi aspetti piacevole. Tuttavia, oltre un certo limite, farlo ti può danneggiare emotivamente: anziché aumentare la curiosità e il desiderio di conoscere più a fondo la nuova persona, può sortire l’effetto contrario, aumentando ansia e incertezza. Al di là del piacevole esercizio di immaginazione che una nuova e interessante conoscenza avvia, ci sono alcuni potenziali pericoli che si nascondono dietro questa tendenza spontanea e naturale. Uno di questi è la tendenza a pensare troppo e spesso in modo irrealistico alla persona appena conosciuta. A volte il desiderio di iniziare una nuova relazione, il sentirsi soli o non appagati da una vita al di fuori della coppia può indurre a fantasticare sull’altra persona attribuendole qualità più sulla base del nostro desiderio che sulla base di una effettiva conoscenza.
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3. Come l’Idealizzazione Influenza il nostro Comportamento
Idealizzare una persona che ancora non si conosce sperando che possa diventare presto il nostro partner comporta un rischio: sentirsi inferiori o sminuiti di fronte a una persona che deve ancora conquistarsi la nostra stima e ammirazione. L’immaginazione rende la realtà molto più desiderabile di quanto non lo possa essere davvero. In queste situazioni, la tendenza a immaginare l’altra persona con le caratteristiche che vorremmo che avesse, non quelle reali, che peraltro ancora non conosciamo, è insita in ciascuno di noi.
Divertente, affascinante, con gusti simili ai nostri, assolutamente compatibile, quasi perfetta: queste sono alcune delle caratteristiche ideali che vorremmo trovare in un partner. Nella fase iniziale di conoscenza è più facile sperare di trovarle o addirittura intravederle in base a indizi deboli, perché il desiderio di una nuova relazione ci induce a perdere parte della nostra consueta obiettività. Sovente, questa idealizzazione ci induce a mettere su un piedistallo la persona oggetto delle nostre fantasie. Insicurezza e incertezza sono conseguenza naturale: soppesiamo ogni singola parola per evitare di dare un’immagine di noi diversa da quella che vogliamo trasmettere, controlliamo ripetutamente il testo di un messaggio prima di inviarlo e ci rendiamo estremamente disponibili.
Altrettanto frequentemente, l’altra persona si abitua a come la facciamo sentire: superiore, migliore e soprattutto in grado di rivendicare molto. Questo atteggiamento ha degli effetti secondari su di noi: ci rende meno attraenti agli occhi del potenziale partner, perché l’eccessiva disponibilità trasmette l’idea che abbiamo bisogno dell’altra persona e che questo nostro bisogno ci legherà a lei a prescindere da quanto impegno o interesse lei metta nella relazione.
Inoltre, questa disponibilità aprioristica ci rende meno consapevoli delle reali caratteristiche del partner potenziale: c’è la tendenza naturale ad attribuire il disinteresse dell’altro a un nostro limite o difetto, più che a un’oggettiva incompatibilità.
La speranza che questo tipo di convinzione cela è che se lo vogliamo, potremo modificare le nostre caratteristiche che pensiamo siano di ostacolo al sorgere della relazione. Questo tipo di pensiero – anche se irrealistico – lascia aperta la possibilità di costruire effettivamente una relazione, mentre accettare la realtà ci indurrebbe invece ad abbandonare il nostro sogno, dato che la decisione dell’altro non dipende da noi.
È comprensibile come queste dinamiche inconsce rischino di sabotare la relazione: questa infatti non nasce spontaneamente ma è forzata fin dall’inizio.
Sul potenziale partner, la forte aspettativa di iniziare una relazione crea una forte pressione e lo fa sentire braccato. Spesso le richieste disattese di maggiore intimità fanno subentrare una forma impropria di gelosia: più è forte il desiderio di controllo, più il potenziale partner si allontanerà da noi.
4. Disillusione e conseguenze sull’Autostima
Segue poi la fase della disillusione, cioè quando le aspettative irrealistiche devono essere messe da parte. Nella fase di fascinazione iniziale, ogni dettaglio dell’altra persona si ammanta di fascino, così come i suoi gesti e le sue parole. In realtà spesso l’eccesso di romanticismo e l’idealizzazione del potenziale partner che ne consegue nasce da una propria bassa autostima.
Ciò che percepiamo diventa la realtà stessa delle cose: vediamo e prestiamo attenzione in modo selettivo, cioè solo a quello che desideriamo vedere. In questo caso, ricordiamo di più le caratteristiche dell’altra persona che ci confermano che lui o lei sarà per noi un partner ideale, mentre diamo meno importanza a quelle che disconfermano questa aspettativa.
Valutare positivamente le qualità dell’altra persona può nascere da una forma di bassa autostima. Le persone con bassa autostima tendono ad essere più dipendenti dagli altri nella ricerca e realizzazione del proprio benessere: tendono a credere che qualcuno di davvero speciale li possa salvare dalla loro infelicità e tendono così a riporre la propria aspettativa che questo si realizzi in chiunque mostri una qualsiasi forma di interesse nei loro confronti. È come una persona che, convinta di non saper nuotare, si aggrappa a un salvagente.
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5. Il Legame tra Eccesso di Romanticismo e Bassa Autostima
Le persone con bassa autostima hanno anche la tendenza a non vivere nel momento presente: tendono a fantasticare sul proprio futuro o a ricordare con rimpianto il passato con una persona a cui si erano affezionati.
Se le emozioni non sono sempre attendibili, se è difficile smettere di ammirare e desiderare un’altra persona, possiamo comunque tentare, seppur con fatica, di limitare l’immaginazione non spingendosi troppo oltre con le anticipazioni sul futuro.
Ci sono momenti della quotidianità in cui è facile lasciarsi trasportare dalla fantasia e dal romanticismo: quando siamo soli a casa, quando andiamo a fare la spesa o usciamo a cena con gli amici. Anche se continuiamo a portare avanti le nostre giornate seguendo le nostre abitudini, inizia a farsi strada il desiderio di poter condividere questi momenti di quotidianità con l’altra persona. È un esercizio di fantasia che a volte può intristire, ma nella maggior parte dei casi amiamo avere qualcuno su cui fantasticare.
Tuttavia, indugiare troppo con la fantasia su un ipotetico futuro insieme può diventare tossico: più una persona è nei nostri pensieri, più ci leghiamo emotivamente ad essa e la rendiamo un punto focale della nostra vita in modo prematuro.Basta poco perché questi pensieri si trasformino in un’ossessione vera e propria, dove l’ammirazione rende l’altra persona più un idolo che un potenziale partner. Innamorarsi è un momento meraviglioso e proprio per questo dovremmo evitare di cedere alle autoillusioni prima che la relazione parta. Non importa quanto perfetta e unica possa sembrare quella persona, meglio mettere da parte la fantasia e il romanticismo e lasciare che le cose prendano vita da sole.
6. Strategie che aiutano a limitare la tendenza all’iper Romanticismo
Se ti accorgi che la fantasia e l’immaginazione iniziano a occupare gran parte dei tuoi pensieri e che ti ritrovi spesso a fantasticare sul tuo futuro insieme a una persona che hai appena incontrato, prova a leggere queste riflessioni.
6.1 Interrompi il flusso dei pensieri sull’altra persona
È facile cadere nella trappola di anticipare con la fantasia l’evoluzione futura di una relazione ed è facile che questa abitudine porti con sé ansia e tristezza. Prova piuttosto a fermarti e cercare di interrompere il flusso dei pensieri focalizzandosi solo su ciò che stai realmente vivendo nella relazione con l’altra persona: che si tratti di una recente conoscenza o di una frequentazione appena iniziata limitati a vivere e a godere dei momenti presenti senza anticipare con la fantasia quello che desideri accada in futuro.
Questo ti permetterà di essere più presente all’interno della relazione e anche a valutare in modo più oggettivo se esistono davvero le condizioni di compatibilità che possono favorire una eventuale frequentazione. Apprezza il momento che stai vivendo e lascia che le cose vadano seguendo il loro corso naturale, senza modificare il tuo comportamento in funzione dell'obiettivo che vorresti raggiungere. Anche se è più facile a dirsi che a farsi, cerca di restare nell’attimo presente: ricorda che non potrai mai conoscere davvero una persona se passi il tempo a fantasticare sul futuro senza vivere il presente insieme a lei.
6.2 Distingui la persona immaginata dalla persona reale
Pensare di avere incontrato la persona che da sempre desideravi conoscere è entusiasmante, ma ricorda che la persona che hai in mente e la persona reale che hai conosciuto possono non essere la stessa cosa. In particolare, cerca di non lasciarti coinvolgere emotivamente dall’idea dell’altra persona; valutala piuttosto per come si pone nei tuoi confronti e per le sue caratteristiche reali.
Ciò è particolarmente importante quando inizi a conoscere qualcuno online e comunichi prevalentemente con i messaggi. Spesso, la suggestione che si crea con la comunicazione virtuale non corrisponde all’emozione che si prova in un incontro dal vivo. Se ti accorgi che è più piacevole per te parlare con la tua nuova conoscenza online piuttosto che di persona, forse la stai in parte idealizzando.
6.3 Riconosci il tuo valore
La tendenza a lasciarsi andare a fantasie romantiche sul futuro con un potenziale partner è correlata spesso a una scarsa percezione del proprio valore e dal desiderio di rifuggire dalla precarietà emotiva. Uno stile di attaccamento alle figure genitoriali insicuro nell’infanzia può indurre la persona adulta a vivere con ansia e apprensione anche le relazioni sentimentali. La convinzione alla base è di non essere sufficientemente meritevoli e degni di amore: rifugiarsi nella fantasia, in un mondo immaginario dove la relazione sarà perfetta e pienamente appagante è un modo per sfuggire ai sentimenti di inadeguatezza. In questo caso un percorso con uno psicoterapeuta ti può aiutare a comprendere meglio il modo in cui ti vivi e ti percepisci, e quindi il modo in cui poni le tue richieste affettive agli altri. La fine di una reazione o la mancata corrispondenza da parte di un potenziale partner sono eventi che rattristano, ma il tuo valore non deve dipendere in modo vincolante dall’esito di una relazione o dall’aspettativa di iniziarla.
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7. Tre verità scomode sul Romanticismo
Il romanticismo è una caratteristica umana come altre, e come tale può essere connotato positivamente o portare a esiti potenzialmente pericolosi per la propria salute mentale.
7.1 Mettere qualcuno su un piedistallo è tossico
Idealizzare una persona significa pensare talmente così tanto a lei da trasformarla da una persona reale e fisica a un’immagine idealizzata, prigioniera nella tua mente. Si tratta di pensare all’altro non più come una persona ma come un’entità perfetta e immaginaria che rappresenta solo l’ombra triste della persona reale.
Questa operazione immaginaria opera così: prendiamo quello che sappiamo di una persona reale e completiamo ciò che ancora non sappiamo con caratteristiche immaginarie che corrispondono alla nostra idea di partner perfetto. Il modo in cui immaginiamo il partner ideale è condizionato dalle nostre esperienze di vita e dalle nostre idee: ma proprio per questo si tratta di un ritratto ideale e non realistico, perché le idee sono per loro natura parziali e limitate.
Pertanto, se guardiano una persona attraverso le lenti deformanti dell’idea che ci siamo creati di lei, raggiungeremo solo una percezione molto parziale e limitata. Inoltre, la nostra idealizzazione esclude molto di ciò che quella persona realmente è. Prova a pensarci: non è forse il desiderio di ognuno di noi di essere visto e guardato per ciò che realmente è? Quindi perché dovrebbe fare eccezione la persona su cui stai costruendo un castello di fantasie?
Quella persona non è la comparsa di un film in cui tu sei il protagonista, ma una persona con una propria storia e una propria narrativa che esiste al di fuori della tua mente.
7.2 Le relazioni romantiche non dovrebbero mai essere un obiettivo di vita
Le nostre vite sono centrate attorno all’idea di trovare un partner ideale e vivere insieme una relazione romantica che duri tutta la vita. Nella realtà, le cose vanno diversamente: alla parola amore o matrimonio sempre meno frequentemente si associa il “per sempre”. Realisticamente, siamo destinati a vivere più amori e relazioni nel corso della nostra vita. Inoltre, se stai cercando qualcuno che ti renda felice e ti affidi lui o lei perché realizzi questo tuo desiderio, la relazione sarà con ogni probabilità destinata al fallimento.
L’autorealizzazione necessita della soddisfazione di più aspetti di vita: quella professionale, quella relazionale oltre a quella affettiva. Demandare la propria felicità esclusivamente a una relazione affettiva significa appoggiarsi a qualcuno di esterno, che come tale non sarà mai in grado di soddisfare appieno le esigenze legate alla propria realizzazione personale, che devono essere condotte in prima persona.
7.3 L’amore non è reale
L’amore romantico ha una caratteristica specifica che lo differenzia dagli altri tipi di amore, come quello verso la famiglia o verso gli amici: si basa molto sulla fantasia e spesso può esistere senza fantasia. L’amore romantico è condizionato dall’idea che noi ci costruiamo di esso: restiamo in attesa di un incontro che sia quello definitivo e che corrisponda a tutte le nostre aspettative di unione perfetta. In altre parole, aspettiamo di trovare l’anima gemella.
Tuttavia, l’amore non esiste come sentimento di per sé: si forma a partire dalla condivisione e dal costruire assieme all’altra persona qualcosa che si rafforza giorno dopo giorno. L’amore non esiste in quanto sentimento dato dall’incontro magico con un partner, ma dalla volontà di costruire giorno per giorno una relazione che sia destinata a durare e non a scemare con l’affievolirsi della passione e dell’entusiasmo iniziale.
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8. Quattro tipi di Aspettative Romantiche
Ecco quattro tipi comuni di aspettative romantiche:
8.1 Desiderio di connessione
Questo tipo di aspettativa si basa sulla ricerca di una profonda affinità, di una comunione totale e di una comprensione reciproca che sembra quasi magica. La speranza è che la relazione raggiunga una sintonia perfetta, dove ogni parola e gesto si allineano in modo naturale. Tuttavia, una connessione così intensa e immediata raramente si realizza subito, poiché una relazione sana richiede tempo per svilupparsi. Le incomprensioni e i momenti di silenzio fanno parte del processo di crescita del legame, e solo attraverso il tempo e l'impegno reciproco si può arrivare a una connessione veramente profonda.
8.2 Passione
L'aspettativa di una passione travolgente, un’attrazione fisica ed emotiva intensa e costante, è spesso alimentata dalle rappresentazioni ideali dell'amore. Si spera che l’intensità del desiderio non svanisca mai, ma la realtà è che la passione non è sempre costante nel tempo. I periodi di grande intensità emotiva possono alternarsi a momenti di tranquillità o di maggiore serenità. Questo non significa che l'amore stia diminuendo, ma che la relazione si sta evolvendo e maturando in altre forme di intimità, come la complicità, la cura e il rispetto reciproco.
8.3 Destino
Questa aspettativa romantica si fonda sull'idea che la relazione sia predestinata, come se fosse destinata a superare ogni difficoltà e a durare per sempre. Si immagina che ci sia una sorta di "magia" o "legame" che impedirà alla coppia di separarsi, qualunque cosa accada. Tuttavia, questa visione idealizzata può essere dannosa, poiché le difficoltà e le sfide sono normali in ogni relazione. Ogni coppia, anche quella che sembra perfetta, deve affrontare conflitti e periodi di crisi. L’idea di un "destino" può rendere difficile accettare che anche le relazioni più solide richiedano impegno, comunicazione, adattamento e, talvolta, compromessi.
8.4 Immediatezza
L’aspettativa che l'amore perfetto e la sintonia reciproca emergano fin da subito è una delle più comuni, soprattutto all'inizio di una relazione. Si spera che, nel momento in cui si incontra la persona giusta, la connessione sia immediata e senza sforzi. Tuttavia, l’amore autentico richiede tempo per svilupparsi e per costruire una relazione solida basata su fiducia e comprensione reciproca. La visione di una connessione istantanea può portare a delusioni quando le cose non accadono subito come sperato. È fondamentale comprendere che ogni relazione ha bisogno di spazio per crescere e che il legame si sviluppa progressivamente.
In definitiva, queste aspettative romantiche, pur essendo naturali e spesso alimentate dalla cultura popolare, possono portare a frustrazione quando non si realizzano nella realtà. L’amore, come le relazioni, non si conformano facilmente a ideali predefiniti. È importante comprendere che una relazione sana si costruisce nel tempo e si nutre anche di imperfezioni, e che l’amore vero non è necessariamente quello che rispecchia alla perfezione le fantasie romantiche. L’approccio più sano è accogliere la complessità dell'amore, accettando che ogni relazione è un percorso unico che richiede impegno, pazienza e una visione più realistica delle dinamiche affettive.
9. Conclusioni: Costruire Relazioni Realistiche
L’innamoramento è una delle esperienze più belle e travolgenti della vita, capace di dare un senso di leggerezza e meraviglia. Tuttavia, cedere all’iper-romanticismo e alle autoillusioni può compromettere le basi di una relazione nascente, trasformandola in un gioco di aspettative irrealistiche. L’amore romantico non è un ideale predefinito o una favola da inseguire, ma una realtà da costruire giorno dopo giorno, fatta di scambio autentico, accettazione reciproca e una profonda conoscenza dell’altro.
Costruire relazioni realistiche richiede pazienza, consapevolezza e una buona dose di apertura mentale. Non significa rinunciare al romanticismo, ma integrarlo con un approccio equilibrato che tenga conto della realtà delle persone coinvolte. Ogni relazione porta con sé sfide, ma anche la possibilità di crescere insieme e rafforzarsi nei momenti di difficoltà.
Guardare all’amore come a un percorso condiviso, piuttosto che a una perfezione da raggiungere, permette di accettare le imperfezioni e di apprezzare la bellezza della quotidianità. L’amore non è un ideale statico ma un viaggio in continua evoluzione, alimentato dal rispetto reciproco e dalla volontà di costruire qualcosa di solido.
Infine, un messaggio ottimista: ogni relazione autentica nasce dal coraggio di essere se stessi e dal desiderio di incontrare l’altro nella sua unicità. Non c’è bisogno di forzare o accelerare i tempi; ciò che è destinato a crescere troverà il suo spazio, se coltivato con cura. L’amore vero non si trova, si crea. E questo processo è il dono più prezioso che si possa vivere.
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